UTLAC ultra Trail del Lago di Como

8/12 Maggio 2024

Bocca a Cloaca con panorama spaziale…

L’autunno che oltre che a essere un periodo fantastico per i colori delle foglie è anche un momento di introspezione malinconica sulla stagione di gare appena conclusasi. Tempo quindi di riavviare il disco rigido che ho in testa (pochi mega di memoria aimè) e cerare i ricordi delle gare di questa stagione alle quali ho partecipato in qualità di speaker.

Subito mi balza in testa un acronimo: UTLAC Ultra Trail del Lago di Como (o Lecco? Insomma il Lario..)

Gara in pieno rispetto dello “Spirito Trail” che si è svolta dal 8 all 12 Maggio 2024.

Le distanze erano: 250K-12.430 D+  /  60K-3.580 D+  / 30K-1.870D+

Prima di parlare delle gare ci tengo a rammentare che il compito di speaker lo abbiamo svolto in 4: la fantastica, mai a corto di parole: @SilviaVaia, colui il quale condivide con il sottoscritto infinite avventure e altre le fa da solo, un globetrotter del microfono: @SilvanoGadin, un entusiasta “local” ma conosciuto ouvunque: @GianlucaCineCorti ed il sottoscritto “of course”…

Dunque parliamo innanzitutto della “location”, il Lario appunto.. Chi non lo conosce deve assolutamente porvi rimedio immediatamente! Uno degli scorci più belli ed intensi del nostro bel paese. Pensate che addirittura ne scrive un romanziere con un nonno che si chiamava Cesare Beccaria e inizia la sua opera, ambientata negli anni 1628/1630, durante una epidemia di peste, appunto così: “Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti”. Probabilmente Alessandro  Manzoni aveva già intravisto, allora la possibilità di organizzarvi un Ultra Trail…..

Partenza Mercoledì, tardo pomeriggio, durante l’unica pioggia di tutta la gara e vi garantisco che pioveva per davvero! Silvano ed io abbiamo democraticamente condiviso queste secchiate che scendevano fronte lago, a Lecco, con i 78 pionieri partenti alla terza edizione di questa 250 k con 12.430D+ il tutto in auto navigazione.

Noi ci siamo, poi, spostati sul percorso per intervistare gli atleti. Questa è una gara con panorami da cartolina sempre! Posto incredibile il Rifugio Venini, gestori fantastici, panorama che levati, due problemi:

1° Soffro di vertigini!!! E la salita con fuoristrada al rifugio è stato abbastanza  tosto, diciamo che mi sono quasi “cagato addosso”. Fortunatamnete il pilota e operatore di Unica TV non ha fatto minchiate.. Purtroppo in discesa ci siamo incontrati con la Jeep di @RiccardoSelvatico al che io sono sceso dall’auto e ho lasciato che si “smazzassero” loro la manovra. (Un grazie particolare a @RiccardoTorri che, saputo delle mie vertigini e a conoscenza del fatto che Riccardo era in arrivo ha pensato bene di avvertirlo.. a salire in fretta!!! Accidenti a lui…)

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2° Alcuni runners sono arrivati li con le zecche sulle gambe, Uno in particolare ha tolto la pinzetta apposita dallo zainetto e dopo aver imbevuto la “stronza” con alcool l’ha rimossa perfettamente…

Quindi un botto di chilometri in completa auto navigazione, chiaramente oltre che alle basi vita, sul percorso si trovano anche dei ristori, una novità, almeno per me, è stata quella dei “pacers”. Non avevo mai commentato una gara dove gli atleti si avvalevano del sostegno di persone che corrono al loro fianco con mille divieti primo fra tutti quello di aiutare fisicamente dando solo un supporto psicologico allo stesso. Una pratica che nasce negli Stati Uniti (esempio Western States, Hard Rock, Tahoe Rim, Mohab Trail Run) e che da noi non è tanto diffusa e soprattutto discussa.. Chi favorevole e chi contrario.. Ne ho commentata un’altra durante la stagione ma ne parleremo più avanti. Dicevamo dunque della controversa figura del Pacer, ci si può avvalere di lei/lui solo dopo aver percorso una buona parte della gara, quindi non influisce sul risultato “forse”. Ricordiamoci anche che in gare dove non è contemplato il pacer alcuni atleti corrono con altri concorrenti che in una maniera o nell’altra sostituiscono tale figura senza infrangere nessuna regola visto che entrambe stanno correndo la gara..  Quindi, per quanto mi riguarda non vedo grossi problemi nell’utilizzo “ufficiale” di questa figura.

Il Sabato è partita da Como la 60K alla sua prima edizione (un successo!), io non c’ero ma Silvia e Silvano hanno fatto partire più di 400 atleti dalla piazza Cavour. Gara bella con “vertical” verso la fine esattamente da Maisano al Rifugio SEV da Hors categorie”… Per tutte le gare la discesa dal SEV si è rilevata “tosta”, fortunatamente il terrreno era asciutto o non scivoloso. Bisogna dire comunque che dopo la discesa appunto dal SEV si affronta ubn tratto di catrame che porta all’arrivo e si riscia di avere le gambe imballate…

La domenica, invece, è partita l’ultima gara della UTLAC la 30k alla sua seconda edizione. Partenza da Bellagio (Belllagggio per gli americani) qui hanno preso il via in 366 (pochi DNF) Gara bella con la salita al SEV provante per molti. Rammentiamo che il Bellagio è anche un Casinò di Las Vegas..

Tutti gli sono arrivati a Lecco sul lungolago. Location d’effetto e molto ben sistemata.

Le classifiche “as usual” le trovate qui per quanto concerne la 250 per la 60 qui e qui per la 30

Gara da fare per chi vorrebbe affrontare altre gare lunghe in auto navigazione.. Questo per quanto concerne la 250, la 60 e la 30 invece sono propedeutiche per poi salire alle gare sulle alpi, il dislivello non cambia molto la quota si. Gare che richiedono, oltre alla tecnica, una buona predisposizione alla corsa pura…

Pro: panorami mozzafiato!!!! Percorso tosto ma fattibile, secondo me da provare.. Location di arrivo veramente bella con lago al fianco..

Contro: Okkio alle zecche quando correte nell’erba alta…. (consigliato kit e conoscenza di come togliere le “stronze”.)

Una gara dunque in continuo miglioramento e con sempre più iscritti, auspico che anche a livello internazionale si riesca a portare più concorrenti visto che si corre in uno degli scorci più belli del nostro paese e che raggiungere Lecco non è assolutamente difficile vista la vicinanza con ben 3 aeroporti…

Menzione speciale: L’organizzazione, @MartaPoretti grande disegnatrice del percorso, @AndreaGaddi grande organizzatore onnipresente, @NicolaPontiggia (a lui menzione super speciale per pranzo al circolo Canottieri..)

PS: Venite a fare questa gara, ne vale veramente la pena..

Besos!

PSPS: Mentre arrivavo alla partenza ho incontrato due amici che si apprestavano a partire per la 250: @SilviaTrigueros, poi vincitrice per la seconda volta, e @OlivieroAlotto, due chiacchiere e Oliviero dice a Silvia “dai che durante la gara corriamo insieme che cosi facciamo due chiacchiere” non dimenticherò lo sguardo di Silvia e la risposta: “io in gara NON parlo!! Mitica!!

Ad un ristoro, verso la fine della gara esco per guardarmi intorno e dal bosco adiacente ho visto uscire 6 femmine di Cervo.. figata!

Hotel Griso, nella mia vita ho viaggiato abbastanza (diciamo tanto) ma un buffet delle colazioni cosi gigante e super fornito non ne avevo mai visti!! Vale il Viaggio….

Se pensate di incontrare Geoge Clooney nella tratta Cernobbio/Plesio sappiate che ha venduto Villa Oleandra nel 2023. Spero che questa notizia vi faccia svoltare la giornata JJJJ